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Daily Tour
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Francese, Inglese, Italiano
In quel tratto di mar Ionio, compreso fra Taormina e Catania, si erge una delle magie della natura: l’infinito e maestoso Etna.
Si rinnova qui la grandezza di quell’universo che si manifesta nelle sue inquietanti ed affascinanti espressioni, la montagna viva che con i suoi oltre 3340 metri , è la più alta della Sicilia ed anche il più alto vulcano attivo d’Europa.
La versatilità delle frequenti eruzioni riportanti o deportanti stimola quella suggestione derivante dalla continua trasformazione della forma delle bocche eruttive e della sua altezza.
Sito in un comprensorio di oltre 59000 ettari, detto Parco dell’Etna, si inserisce a pieno titolo fra le zone protette più vaste d’Italia.
Annoverato fra le meraviglie componenti il Patrimonio Mondiale dall’UNESCO per il suo immenso valore geologico, scientifico e culturale, il Monte Etna è uno dei tesori culturali e naturalistici italiani più rilevanti.
Intriso di storia, di spiriti, di superstizioni, credenze e coscienze, rappresenta quel sogno reale dove la materia assume un ruolo fondamentale all’interno del sistema Mediterraneo.
Se pensiamo sia ancora possibile avere dei motivi per essere liberi dalle pressioni e dalle apparenze inutili, nell’arte, in letteratura, nel pensiero, perché non esserlo, nell’universo della natura, per essere armonia e ordine, per acquisire la serenità ed il benessere del vivere, le forze della creazione del mondo.
E’ necessario ripercorrere le antiche vie della risalita, i sentieri della quotidianità vissuti dalle genti del posto, sino a raggiungere la vetta della “Muntagna”, lungo itinerari già meta dalle menti che hanno contribuito a quello che oggi identifichiamo come l’occidente: Empedocle sommo filosofo, l’imperatore Adriano, studiosi e viaggiatori come Fazello, Saint Non, Goethe, Dolomieu, Houel e Brydone.
Suddivisa in diversi emisferi legati alle altitudini, il vulcano offre una varietà smisurata di vegetazioni, a partire dall’agrume, nella parte sottostante, sino alla camomilla che si spinge sino ai 3000 m, passando dal pino laricio, al faggio, alla betulla dell’Etna, alla romice ed all’astragalus siculus.
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